Normativa Leggi Decreti del presidente della repubblica, del Ministro ... - Delibere, Regolamenti, Ordinanze, Circolari

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D.M. 28/11/2006 n. 308

Art. 4 - Vigilanza sul Programma nazionale di bonifica

1. Ferme restando le competenze degli Enti ordinariamente preposti al controllo in materia, le funzioni di vigilanza sul territorio, anche mediante l'applicazione di adeguate tecnologie, e di controllo sulle fonti di maggiore rischio ambientale, sono svolte dal Comando carabinieri per la tutela dell'ambiente.

2. Per lo svolgimento delle attività previste al comma 1 sono destinati Euro 3.000.000,00 a valere sulle risorse di cui all'articolo 1 ed una quota pari al 5% delle risorse già stanziate con il decreto ministeriale n. 468/2001, Allegato G e non ancora impegnate, da parte delle regioni, delle province autonome e dei Commissari delegati, al 31 dicembre 2005 per i singoli siti di interesse nazionale. L'utilizzo delle risorse è disposto con Accordo tra il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, le regioni e il Comando carabinieri per la tutela dell'ambiente.

Art. 5 - Convenzione con l'Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare

1. Per la caratterizzazione delle aree marine relative ai siti indicati nell'allegato 1 al presente decreto, la convenzione stipulata tra il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e l'Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare (ICRAM) ai sensi dell'articolo 10 del decreto 18 settembre 2001 n. 468, è estesa ai predetti siti e finanziata con le risorse di cui al citato allegato 1.

2. Mediante accordi di programma fra il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, la regione interessata e l'ICRAM è possibile, per tutti i siti di bonifica di interesse nazionale, attribuire ad ICRAM medesima con le risorse assegnate al singolo sito, l'esecuzione della caratterizzazione e la predisposizione del progetto preliminare di bonifica.

Art. 6 - Interventi di interesse nazionale

1. Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per l'attuazione degli interventi di propria competenza nei siti di bonifica di interesse nazionale ai sensi dell'articolo 252, commi 4 e 5, del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, può avvalersi delle risorse allo scopo previste a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, nel rispetto della legislazione statale e comunitaria, di Enti o soggetti pubblici particolarmente qualificati.

2. Nel caso sia previsto, per la realizzazione degli interventi, l'impiego di risorse finanziarie attribuite ai singoli siti dal programma nazionale di bonifica, si procede utilizzando lo strumento dell'accordo di programma, da stipularsi con la regione interessata. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Roma, 28 novembre 2006 Il Ministro: Pecoraro Scanio Visto, il Guardasigilli: Mastella Registrato alla Corte dei conti il 18 gennaio 2007 Ufficio di controllo dei Ministeri delle infrastrutture dell'assetto e del territorio, registro n. 1, foglio n. 46 Allegato n. 1 Siti di interesse nazionale individuati; dalle leggi n. 179/2002; n. 248/2005; n. 266/2005; dal decreto legislativo n. 152/2006 n. d'ord. Regione e Sito Totale (euro) Note 1 Lombardia Brescia-Caffaro(aree industriali e relative discariche da bonificare) 6.752.727,00 2 Lombardia Broni 2.272.727,00 (1) 3 Marche Falconara Marittima 3.272.727,00 4 Piemonte Serravalle Scrivia 2.272.727,00 (2) 5 Lombardia laghi di Mantova e polo chimico 3.272.727,00 (3) 6 Toscana Orbetello area ex Sitoco 6.752.727,00 7 Campania aree del litorale vesuviano 6.752.727,00 8 Sardegna aree industriali di Porto Torres 6.752.727,00 9 Basilicata area industriale della Val Basento 2.272.727,00 (4) 10 Lazio Territorio del bacino del fiume Sacco 4.500.000,00 (5) 11 Siciliana Area industriale di Milazzo 4.500.000,00 12 Campania Bacino idrografico del fiume Sarno 4.500.000,00 (6) 13 Toscana Area interessata dalla bonifica della ex discarica delle Strillaie (Grosseto) 1.000.000,00 Ulteriori risorse 14 Arenili e aree marine perimetrate 2.501.257,00 15 Vigilanza sul Programma Nazionale di Bonifica 3.000.000,00 Totale generale 60.375.800,00 (1) Risorse aggiuntive a quelle giù assegnate al comune di Broni con decreto ministeriale prot. 0232/QdV/DI/G/SI del 22 marzo 2004 per la realizzazione degli interventi di bonifica di particolare urgenza di cui all'art. 4 del decreto ministeriale n. 101/2003, ricadenti nel sito di «Broni». (2) Risorse aggiuntive a quelle già assegnate con le ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3304 del 30 luglio 2003, art. 3 e n. 3382 del 18 novembre 2004. (3) Risorse aggiuntive a quelle derivanti dalla transazione con Edison S.p.A. (4) Risorse aggiuntive a quelle già assegnate al comune di Ferrandina con decreto ministeriale prot. 0232/QdV/DI/G/SI del 22 marzo 2004 per la realizzazione degli interventi di bonifica di particolare urgenza di cui all'art. 4 del decreto ministeriale n. 101/2003, ricadenti nel sito di «Val Basento». (5) Risorse aggiuntive a quelle già assegnate con ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3441 del 10 giugno 2005. (6) Risorse aggiuntive a quelle già assegnate con ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3348 del 2 aprile 2004. BRESCIA-CAFFARO Comune – Località Brescia, Castegnato, Passirano. Tipologia dell'intervento Bonifica e ripristino ambientale area industriale e relative discariche, il sistema delle rogge e il comparto acque sotterranee. Perimetrazione Con l'art. 14 della legge 31 luglio 2002 n. 179 «Disposizioni in materia ambientale », sono stati aggiunti all'elenco dei siti di interesse nazionale di cui all'art. 1, comma 4, della legge n. 426 del 9 dicembre 1998 ulteriori nove siti tra cui quello di «Brescia-Caffaro (aree industriali e relative discariche da bonificare)» . Tale inclusione trova la sua motivazione nelle evidenze di contaminazione diffusa da metalli pesanti e PCB riscontrata nel territorio del comune di Brescia ed in particolare nelle aree limitrofe alle zone industriali e soprattutto nel rinvenimento negli alimenti di livelli preoccupanti di PCB, Policlorodiossine e Policlorofurani e PCDDD nonchè presenza di PCB nel sangue delle persone residenti. A seguito ditali evidenze sono state emanate varie ordinanze sindacali riferite all'area (un milione di metri quadrati) compresa tra la linea ferroviaria Brescia- Milano a sud, via Milano a nord, via Industriale, via Tampini e via Dalmazia fino all'intersezione con la predetta linea ferroviaria ad est, il fiume Mella ad ovest, che impongono i seguenti divieti:

- divieto di allevamento di animali destinati direttamente o con i loro prodotti all'alimentazione umana;

-divieto di pascolo degli animali di cui alla precedente alinea;

-divieto di consumo di alimenti di origine animale prodotti in zona;

-divieto di utilizzo del sedimento delle rogge;

-divieto di asportazione di terreno;

- divieto di consumo alimentare umano dei vegetali spontanei e dei prodotti degli orti presenti nella zona oggetto di ordinanza. Con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio del 24 febbraio 2003, è stato definito il perimetro del sito che comprende per i suoli: l'area oggetto dell'ordinanza sindacale, il sistema delle rogge a sud dell'area oggetto dell'ordinanza, le discariche dette di via Caprera, le discariche dette Pianera e Pianerino in comune di Castegnato e Vallosa in comune di Passirano nonchè le aree Comparto Milano, Bruschi & Muller, CamPetroli, Pietra e Spedali Riuniti di Brescia (pozzo P78/1) oggetto di autodenuncia ex art. 9 del decreto ministeriale n. 471/1999 e, per il comparto acque sotterranee, un'area più vasta delimitata sulla base delle evidenze analitiche già disponibili di contaminazione della falda. Principali caratteristiche ambientali e situazione di inquinamento L'insediamento industriale Caffaro, Comparto Milano (ora Basileus) ed ex Pietra (ora Aventis) insistono al di sopra della coltre dei depositi fluviali che costituiscono il livello fondamentale della pianura bresciana. Sotto l'aspetto litologico essi sono costituiti in prevalenza da sabbie, ghiaie e ciottoli. Questa unità fluviale è rinvenibile in profondità sino a circa 25 m dal piano campagna e poggia su depositi conglomeratici. L'unità conglomeratica che si rinviene a profondità comprese tra 30 e 75- 80m dal piano campagna, è formata da conglomerati e arenarie passanti a ghiaie e sabbie, con frequenti intercalazioni limoso argillose di spessore variabile tra 1 e 8 m e di limitata estensione areale. Tale unità costituisce la roccia serbatoio dell'acquifero principale e maggiormente produttivo (primo acquifero). L'unità conglomeratica poggia su un complesso di depositi formanti l'unità argilloso sabbiosa che si rinvengono sino alla profondità massima di 170200 m. Il sito di interesse nazionale di Brescia-Caffaro è caratterizzato da un inquinamento da metalli pesanti e contaminanti organici legati alle attività svolte nel sito. Suolo, sottosuolo e falda risultano fortemente contaminati da As, Hg, Ni, Pb, Cu, PCB, PCDD/PCDF, IPA, alifatici clorurati cancerogeni, clorobenzeni. All'interno del sito sono presenti aree interessate da una contaminazione da idrocarburi totali (ex Cam - ora PMB). All'interno dell'area sono presenti alcune discariche per le quali sono in corso attività di indagine e di caratterizzazione e di progettazione di interventi di messa in sicurezza di emergenza. Le rogge costituiscono un sistema di canali naturali ed artificiali le cui acque sono utilizzate a scopi irrigui. Una situazione di inquinamento da PCB molto rilevante è stata riscontrata anche in prossimità di un argine del fiume Mella, a nord dell'area industriale. Le rogge inserite nel perimetro del sito di interesse hanno uno sviluppo lineare di circa 50 km Anche qualora si supponesse che lo strato contaminato dei sedimenti sul fondo dei terreni sulle pareti delle rogge sia limitato a 30 cm, il volume di sedimenti e terreni inquinati da rimuovere può essere stimato in 50.000 metri cubi. Piano di caratterizzazione Ad oggi la caratterizzazione risulta conclusa nelle aree: ex Comparto Milano (ora Basileus), ex Pietra (ora Aventis), ex CAM (ora PMIB), Finsibi - Case del Sole, della discarica Pianera (comune di Castegnato). E in corso di completamento la caratterizzazione dell'area Caffaro S.p.A. Sono in fase di attivazione le attività di caratterizzazione delle discariche di via Caprera, di Pianerino (comune di Castegnato) e Vallosa (comune di Passirano) . Progetto di messa in sicurezza e/o bonifica E' in corso 1'istruttoria del progetto di messa in sicurezza permanente della discarica Pianera nel comune di Castegriato, del progetto preliminare/ definitivo di bonifica dell'area Finsibi - Case del Sole e del progetto preliminare di Bonifica con misure di sicurezza dell'area ex CAM (ora Finsibi) . Sono stati approvati con decreto interministeriale il progetto definitivo di bonifica dell'area Comparto Milano (ora Basileus) e il progetto definitivo di bonifica dell'area ex Pietra (ora Aventis) . SITO DI BRONI Comune - Località Broni (Pavia) . Tipologia dell'intervento Bonifica e ripristino ambientale area industriale dismessa. Soggetto titolare/competente all'intervento Pubblico in sostituzione. Perimetrazione del sito Il sito di Broni è stato inserito tra i siti da bonificare d'interesse nazionale con la legge n. 179 del 31 luglio 2002 (Disposizione in materia ambientale) ed è stato perimetrato con decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio del 26 novembre 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 29 gennaio 2003. Descrizione del sito Il sito comprende l'area denominata ex Fibronit ed ex Ecored. Lo Stabilimento ex Fibronit sorge nell'area industriale del comune di Broni. La destinazione d'uso prevista è quella commerciale/industriale. Gli impianti presenti, attualmente dismessi, erano legati alla produzione di manufatti di cemento amianto (tubi, lastre per coperture, pezzi speciali, ecc.). L'area ex Fibronit, ha estensione pari a 10 ha. La superficie coperta da capannoni pari al 35%. La restante parte, adibita a piazzale è pavimentata (cls/asfalto) quasi totalmente (sono presenti quindi delle aree ricoperte da vegetazione) Sono in corso, da parte del comune, le procedure amministrative per l'acquisizione della restante parte del sito denominato «ex Ecored» Piano di Caratterizzazione I primi risultati della caratterizzazione realizzata all'interno dell'area ex Fibronit nel 2003 hanno mostrato: Terreni conformi al decreto ministeriale n. 471/1999 ad eccezione di 3 punti di superamento mentre in riferimento ai rifiuti sono stati evidenziati 3 punti critici per presenza di rifiuti interrati. Le acque sono risultate conformi al decreto ministeriale n. 471/1999. In ausilio alle attività del comune è stato predisposto il protocollo operativo per il campionamento di amianto da parte di ASL e ISPESL. Messa in sicurezza d'emergenza Nella conferenza decisoria del 4 luglio 2003 è stato preso atto degli interventi proposti dal comune di Broni. Gli interventi sinora intrapresi riguardano esclusivamente l'area ex Fibronit. Si tratta della rimozione ai fini della messa in sicurezza d'emergenza di rifiuti contenenti amianto, rifiuti oleosi e vernici con solventi. E' in corso la procedura d'appalto da parte del comune di Broni per gli interventi di messa in sicurezza d'emergenza riguardanti il 2° lotto dell'area ex Fibronit. FALCONARA MARITTIMA Comune - Località Falconara. Tipologia dell'intervento Bonifica e ripristino ambientale area industriale ed area marina antistante lo stabilimento industriale, bonifica di aree industriali dimesse. Perimetrazione All'interno del perimetro definito dal decreto del Ministero dell'ambiente del 26 febbraio 2003 sono presenti:

 

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